Pavimentazione esterna in autobloccanti con posa di bordo di contenimento in mattonelle e autobloccanti.

Per prima cosa occorre verificare lo stato del fondo e quindi del piano di posa, per evitare futuri avvallamenti o crescita di verde. Nel caso specifico è stato scarificato il terreno ed eseguito un getto con rete elettrosaldata per uno spessore di 15 cm. Successivamente si posa il cordolo laterale in mattonelle posate orizzontalmente.
Stesura e staggiatura di sabbia. Lo strato di allettamento in sabbia dovrà mantenere uno spessore costante compreso tra 3 e 6 cm al momento della staggiatura – in nessun caso infatti le pendenze dovranno essere ricavate variando lo spessore di tale strato. Lo spessore maggiore è opportuno in presenza di sottofondi rigidi (ad esempio calcestruzzo o misto cementato), spessori minori sono indicati per pavimentazioni su sottofondi in materiale naturale non legato.
Preparato il piano di allettamento si procede alla posa dei masselli. In foto, posa a lisca di pesce con colori differenti.
Intasamento dei giunti. La sigillatura dei giunti è fondamentale per l’efficienza della pavimentazione. Viene stesa la sabbia che deve essere asciutta, se essiccata facilita la penetrazione ed il riempimento del giunto. Viene distribuita in modo omogeneo su tutta la superficie.

Il bonus ristrutturazione per la pavimentazione esterna

Il bonus ristrutturazione al 50% si può applicare al rifacimento della pavimentazione esterna. Si tratta di una detrazione Irpef della metà dei costi sostenuti fino ad un massimo di spesa totale di 96 mila euro. Si può richiedere per singola unità abitativa o per spazi esterni condominiali.